Dall’elezione di Winston Churchill a primo ministro nel maggio 1940, le stanze del Gabinetto di guerra (War Cabinet) diventarono il luogo da cui Churchill diresse la guerra. La costruzione delle stanze iniziò nel 1938, per creare un luogo in cui il Primo ministro, il gabinetto e il comando dell’esercito sarebbero stati al sicuro in caso di raid aerei. Le stanze divennero operative nell’agosto 1939, solo una settimana prima dell’invasione tedesca della Polonia. Durante il Blitz di Londra del 1940 i muri furono rinforzati con del cemento, in alcuni punti spesso 1.5 metri. Nel 1941 le stanze furono espanse ad includere spazio per dormitori, stanze con speciali funzioni e altri uffici. Le stanze non erano riservate solo a riunioni di gabinetto, ma avevano varie funzioni, che cambiarono durante la guerra. La Sala della Mappa ebbe un ruolo cruciale nel tenere aggiornato il re, il primo ministro e i capi militari dei vari sforzi di guerra attraverso i riassunti giornalieri dell’intelligence fatti dai suoi ufficiali che stavano nella stanza giorno e notte. Le stanze erano anche cruciali per la comunicazione e avevano stanze per telegrafisti e operatori telefonici. Dal luglio 1943 la Sala del telefono transatlantico, che usava uno strumento di criptaggio speciale ospitato sotto Selfridge’s a Oxford street, permise a Churchill di contattare in tutta sicurezza il presidente americano Roosevelt. La camera da letto di Churchill conteneva inoltre strumenti di trasmissione della BBC, da cui egli fece quattro annunci di guerra al popolo britannico. Dopo la resa giapponese dell’agosto 1945, le stanze del Gabinetto di guerra non ebbero più ragione di esistere. Il 16 agosto 1945 la Sala della Mappa fu chiusa; tre anni più tardi il complesso fu catalogato come Monumento Nazionale. Oggi, le stanze del Gabinetto di guerra sono parte dell’Imperial War Museum (Museo della guerra imperiale).