Museo Eccidio Fornelli

Il Museo dell’eccidio di Fornelli inaugurato nel 2021, grazie alla sua particolare composizione, che abbina una sezione in 3D ad opere d’arte relative al tema, rende pienamente omaggio ad uno degli atroci episodi accaduti durante il passaggio della Seconda guerra mondiale lungo la linea Gustav. Il 4 ottobre 1943, a seguito di un aggressione ricevuta da parte di un abitante di Fornelli, le truppe della 26° Divisione Panzer della werhmacht di stanza presso la linea Barbara, rastrellarono gli abitanti del luogo, e li deportaraono per eseguire l’impiccagione.

Il podestà Giuseppe Laurelli si sacrificò riuscendo in tal modo a tener salva la vita a 4 dei civili catturati, finendo impiccato assieme ad altre 5 persone. L’episodio rientra nella feroce strategia di repressione “Terra bruciata” attuata dall’esercito tedesco nei confronti dell’ex alleato italiano, voluta direttamente da Hitler. L’accaduto e l’eroico gesto compiuto dal podestà Laurelli che rappresenta, di fatto, uno tra i primi eventi della resistenza italiana nei confronti del nazifascismo, hanno consentito a Fornelli di ricevere la medaglia di bronzo per il valore civile.

Il museo grazie ad un tour immersivo ed emozionale riesce a trasmettere al fruitore la storia delle vittime ed il pieno sacrficio compiuto dalla popolazione che abitava i luoghi della valle del Volturno, durante il delicato periodo 1943-1944.

Nei pressi del luogo dell’impiccagione, in contrada Castello, oggi sorge una piccola cappella, che ogni anno diventa luogo di ritrovo per commemorare l’episodio di barbarie e resistenza.

Ulteriore simbolo della memoria storica della cittadina è rappresentato dal monumento commemorativo in ferro battuto realizzato dallo scultore Antonio Castaldi. Inaugurata nel 2016, l’opera si configura come una stele con sei fori, con alla base una forma esagonale rappresentante un sarcofago, chiaro riferimento al vuoto lasciato dalle sei vittime del nazismo per l’intera comunità locale.