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Monumento ai Piccoli Martiri di Gorla


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Il monumento ai Piccoli Martiri di Gorla ricorda la strage del 20 ottobre 1944, quando un bombardamento americano colpì la scuola elementare del paese provocando oltre 200 morti. E’ il simbolo dei bombardamenti strategici subiti dalla città nel corso della Seconda guerra mondiale.

La Seconda Guerra Mondiale vide l’uso sistematico del bombardamento strategico (area bombing), con funzioni di sabotaggio della produzione e danneggiamento delle infrastrutture, ma anche derive terroristiche volte a minare la vita e il morale della popolazione nemica.

L’Italia fu oggetto dei raid inglesi, cui si aggiunsero nel 1943 quelli americani provenienti dal nord Africa. Tra le città più colpite quelle del triangolo industriale, dove si concentravano la produzione industriale e le riserve militari del paese. Milano venne bombardata già nel giugno 1940 con danni di lievi entità. A produrre le conseguenze più gravi furono i raid dell’ottobre 1942, del febbraio e agosto 1943 e, appunto, dell’ottobre 1944. L’ultima incursione fu il 13 aprile 1945. Complessivamente furono oltre 60 i bombardamenti subiti.

Per difendersi i cittadini avevano a disposizione solo pochi e malsicuri rifugi. I primi furono sostanzialmente le cantine degli edifici, ma gli unici ripari che offrissero garanzie di sicurezza erano quelli costruiti in cemento armato. Nonostante questi accorgimenti le vittime civili di bombardamenti furono oltre 60.000 in Italia; e più di 2.000 solo a Milano. Oltre 300.000 gli sfollati.

Il caso di Gorla è senz’altro quello più noto: il 20 ottobre i bombardieri americani del 451° Bomb Group decollarono da Foggia per colpire le officine Breda al comando del colonnello James B. Knapp. A causa di un errore di comunicazione si trovarono a bombe innescate lontano dall’obbiettivo, ma invece di scaricarle sul percorso di ritorno o in mare le lasciarono cadere sulla città. Vennero sganciate oltre 300 bombe per oltre 80 tonnellate di esplosivo.

In particolare un ordigno penetrò nel vano scale della scuola elementare “Francesco Crispi” a lezioni in corso, causando la morte di 184 bambini, 14 insegnanti, 5 operatori e della direttrice della scuola. Complessivamente quel giorno le vittime a Milano furono 614.

Già nel 1947 fu eretto un ossario; poi grazie a donazioni della Falck e della Rinascente fu possibile realizzare un monumento, opera di Renato Brioschi e inaugurato nel 1952.

Piazza dei Piccoli Martiri, 20127