Italia / Fortificazione

Postazione Difensiva Costiera


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Sulla spiaggia di Torre di Mare, in località Capaccio-Paestum, nel punto in cui il 9 settembre del 1943 sbarcò la quinta armata americana, è possibile vedere una postazione difensiva realizzata durante il secondo conflitto mondiale.

Conosciuta da molti come il bunker di Paestum, la struttura è stata costruita dai militari italiani della 222° divisione costiera. Ci troviamo di fronte all’unico bunker militare italiano rimasto quasi intatto e che rappresenta una delle postazioni difensive che completavano il caposaldo costiero di Paestum. Occupato dalle truppe tedesche della 16° divisione Panzer tra l’8 e il 9 settembre 1943, fu utilizzato durante le prime ore dell’Operazione Avalanche per ostacolare lo sbarco della 36° divisione di fanteria americana sulla spiaggia, denominata Yellow Beach. 

Il ritrovamento del bunker risale al 2014, grazie al lavoro di alcuni volontari che l’hanno portato alla luce e restaurato. Subito dopo il ritrovamento, l’allora sindaco di Capaccio-Paestum ha emanato un’ordinanza per la bonifica dell’area. L’ordinanza ha previsto anche la realizzazione di una staccionata di legno al fine di evitare l’accesso ai veicoli e l’installazione di idonei sistemi di sicurezza e di chiusura. Si tratta di una postazione difensiva per mitragliatrice con due rifugi sotterranei per le truppe ai due lati della stessa. Essa ha pochi elementi che sporgono dal terreno, per occultarla più facilmente. La struttura consiste in due edifici in posizione simmetrica interrati, dell’altezza di 3 metri e 10 metri di lunghezza, dotati di camera di combattimento e feritoie, per fronteggiare l’avanzata dei soldati nemici.

Una via d’accesso alle spalle della postazione porta al livello più basso, dove si trova l’ingresso dei due ricoveri sotterranei delle dimensioni di 3 metri per 2 con tetto a botte. Dal livello inferiore vi è la scala che porta alla postazione vera e propria, dove era posizionata l’arma difensiva.

Oggi la postazione, ad eccezione delle due camere sotterranee che hanno l’ingresso chiuso da cancelli, è visitabile grazie ad alcuni gruppi ed associazioni che operano sul territorio e che accompagnano turisti e visitatori sui campi di battaglia del salernitano.

Capaccio-Paestum