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Ecomuseo Casilino “Ad Duas Lauros”


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L'Ecomuseo Casilino è un ente museale territoriale riconosciuto dalla Regione Lazio che cura la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio del Municipio Roma V, che va da P.ta Maggiore a Centocelle, dal Quadraro Vecchio a Villa Gordiani. Si tratta di zone che durante la guerra hanno ospitato una intensa attività partigiana, quindi ci sono molti segni della Resistenza sul territorio e molte iniziative sono legate alla memoria antifascista.

L’Ecomuseo Casilino è sorto nel 2012 per contrastare la speculazione edilizia e valorizzare il territorio del V Municipio di Roma.

Nel 2016 l'attività di ricerca partecipatova e di censimento delle emergenze viene completata e i risultati sono presentati di fronte ad oltre 200 cittadini. Nell'estate del 2019 il porgetto museale viene consegnato all'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Roma, riconosciuto ufficialmente in ottobre come Ecomuseo di rilievo regionale. Nello stesso anno ottiene la menzione speciale al Premio Nazionale del Paesaggio.

Il territorio dell’Ecomuseo comprende il Comprensorio Archeologico Ad Duas Lauros, ma anche aree come quella dell'Ex Snia Viscosa, della Stazione Prenestina, del Quadraro Vecchio, oltre a includere tutto il Comprensorio di Centocelle e l'intero quartiere del Prenestino Labicano.

Conserva quindi un notevole patrimonio culturale: cinque parchi archeologici, due tratti della via Francigena, diverse torri medievali. Ma anche aree verdi di interesse ambientale,

Durante la guerra, poiha ospitato l’VIII zona della Resistenza romana.

Nel dopoguerra la zona è diventata meta di emigrazione, prima dal sud e poi dall’estero. Oggi ospita sei chiese cattoliche, quattro “moschee”, sette chiese pentecostali, due templi indù, un tempio buddhista; e una fitta rete di ristoranti etnici che promuovono una cultura enogasgtronomica internazionale.

Di recente si è distinta come centro di rilevanza nazionale per la Street Art, ospitando quattro musei a cielo aperto.

Nell’area sono stati quindi individuati sei contesti patrimoniali; e costruiti sette percorsi di fruizione, che fanno capo a tre diversi scentri di interpretazione.

Per quanto riguarda l’aspetto storico, sono presenti diverse targhe, come quella nell’ex commissariato di Piazza della Marranella o quella ai caduti della banda Bandiera Rossa; e sono state collocate una decina di pietre d’inciampo dedicate ai partigiani. Sono inoltre segnati percorsi sulla Prima guerra mondiale e sugli anni Settanta.

347 077 7788