Italia / Storia

Il bombardamento di San Lorenzo


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Uno dei momenti cruciali della storia d’Italia fu 19 luglio 1943, quando gli alleati bombardarono il quartiere di San Lorenzo, accellerando la caduta di Mussolini, che una settimana dopo verrà sfiduciato dal Gran Consiglio del fascismo e arrestato.

I romani non erano preparati a un tale attacco e il contraccolpo psicologico fu grande. Roma fino a quel momento era rimasta intatta e tutti erano convinti che così sarebbe rimasta.Il bombardamento di San Lorenzo ebbe decisive conseguenze sulle scelte politiche successive. Fu proprio quell'attacco a convincere il re, Vittorio Emanuele III, a liberarsi di Mussolini, in quanto incapace di continuare una guerra ormai persa. Sul sentiero principale del “Parco dei Caduti del 19 luglio 1943”, è stato innalzato un monumento su cui sono incisi i nomi di 1492 vittime. Nel quartiere rimangono alcune tracce del bombardamento, che l'occhio riesce rapidamente a scorgere in quanto tanti edifici mostrano drastici cambiamenti, interruzioni o spazi vuoti. La sola uscita di Papa Pio XII durante la guerra fu subito dopo il bombardamento di San Lorenzo, per incontrare i cittadini tra le rovine del quartiere. Appena fuori San Lorenzo, nel quartiere Tiburtino, si trovano alcuni importanti esempi di architettura fascista come quello del complesso dell'Università della Sapienza.

Via Tiburtina Antica, 25, Rome, Metropolitan City of Rome, Italy