I romani non erano preparati a un tale attacco e il contraccolpo psicologico fu grande. Roma fino a quel momento era rimasta intatta e tutti erano convinti che così sarebbe rimasta.Il bombardamento di San Lorenzo ebbe decisive conseguenze sulle scelte politiche successive. Fu proprio quell'attacco a convincere il re, Vittorio Emanuele III, a liberarsi di Mussolini, in quanto incapace di continuare una guerra ormai persa. Sul sentiero principale del “Parco dei Caduti del 19 luglio 1943”, è stato innalzato un monumento su cui sono incisi i nomi di 1492 vittime. Nel quartiere rimangono alcune tracce del bombardamento, che l'occhio riesce rapidamente a scorgere in quanto tanti edifici mostrano drastici cambiamenti, interruzioni o spazi vuoti. La sola uscita di Papa Pio XII durante la guerra fu subito dopo il bombardamento di San Lorenzo, per incontrare i cittadini tra le rovine del quartiere. Appena fuori San Lorenzo, nel quartiere Tiburtino, si trovano alcuni importanti esempi di architettura fascista come quello del complesso dell'Università della Sapienza.