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Piazza Grande a Viareggio


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Piazza Grande è il centro della memoria antifascista viareggina: qui, dall’eccidio del 1921 fino alla liberazione del 1945 si sono scritte alcune delle pagine più tragiche e gloriose della città.

Piazza Vittorio Emanuele II, ma per tutti “Piazza Grande” era fin da inizio Novecento il centro della vita cittadina.

Qui il 16 maggio 1921 Pietro Nieri (calafato) ed Enrico Paolini (marinaio), due “lavoratori del mare”, furono uccisi dai fascisti. Dal dopoguerra la piazza è intitolata a loro; e nel 1971 fu apposta sul Municipio una lapide per ricordarli.

Qui il 3 luglio 1927 il segretario del Pnf Augusto Turati inaugurò la Casa del Fascio (poi trasferita in via Mazzini nel 1940).

Qui il 26 luglio 1943 si tenne una grande manifestazione popolare per la caduta del fascismo, durante la quale parlò il comunista Leonardo di Giorgio, poi membro del Cln locale. I carabinieri intervennero per disperderla e gli antifascisti furono rinchiusi nella Torre Matilde.

Qui l’8 settembre i tedeschi occuparono il vecchio municipio, sito nel cosiddetto Regio Casino, che fu poi distrutto dai bombardamenti del 12 maggio 1944 (come il vicino teatro Pacini).

Qui nel dopoguerra è stato edificato il nuovo palazzo del Comune.

Purtroppo la successiva trasformazione della piazza in parcheggio ne ha depotenziato la valenza storica.