Italia / Monumento

Lapide ai caduti partigiani Innocenti, Sorri, Tamburini


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La lapide ricorda i caduti partigiani Natale Tamburini, Leo Innocenti e Sergio Sorri, autori il 6 giugno 1944 di un attacco a un convoglio nazista che attraversava l’autostrada Firenze-Mare. Sorri e Innocenti morirono nello scontro, mentre Tamburini fu catturato, torturato e ucciso alcuni giorni dopo.

La notte del 6 giugno 1944 una pattuglia partigiana della formazione pistoiese “Magni Magnino”, composta da Natale Tamburini, Leo Innocenti e Sergio Sorri, attaccò un convoglio di mezzi nazisti pesantemente armati sull’autostrada Firenze-Mare in località Traversagna a Massa e Cozzile. Lo scontro fu violento e vennero uccisi i partigiani Innocenti e Sorri, mentre i tedeschi riportarono cinque vittime e un automezzo incendiato.

Tamburini fu ferito e trasportato presso l’ospedale di Pescia; i compagni cercarono di organizzare la sua liberazione ma non fecero in tempo perché, ancora convalescente, fu trasferito a villa Matteucci, situata nella frazione di Segromigno in Monte del comune di Capannori. Là venne ripetutamente torturato dai nazisti con l’obiettivo di estorcergli una confessione coi nomi e la collocazione dei compagni partigiani. Due giorni dopo, il 16 giugno 1944, fu condotto in giardino e fucilato. Il suo corpo fu seppellito nel cimitero locale per poi, dopo la liberazione, essere riportato a Lamporecchio. Nel corso del funerale voluto con rito religioso dalla moglie, la bara del defunto fu avvolta dai compagni in un drappo rosso ma il prete, Don Ferrali, dichiarò che senza il drappo nero non avrebbe celebrato la funzione. Dopo un’accesa discussione, il drappo rosso fu tolto e venne rimesso all’uscita della chiesa.

Natale Tamburini era un comunista lamporecchiano originario di Carmignano; fu schedato dai fascisti nel Casellario Politico Centrale e trascorse alcuni anni fra Belgio e Francia. Costantemente sorvegliato, fu uno dei promotori della resistenza lamporecchiana e si occupò sia del reclutamento di nuovi membri, sia di azioni dirette contro i tedeschi. Nel dopoguerra a lui venne intitolata la Casa del Popolo e una strada nella frazione di Cerbaia, a Lamporecchio. Sergio Sorri, nome di battaglia «Comeana» dal paese di origine, fu insignito della medaglia di Bronzo al Valor Militare il 24 settembre 1975 e a lui è stato intitolato nel 2016 lo Spazio Giovani di Comeana. Leo Innocenti, nome di battaglia «Pallino», fu insignito della medaglia di Bronzo al Valor Militare il 10 febbraio 1986.

Una lapide inaugurata il 6 giugno 1946 e restaurata nel 2009 è collocata sul luogo dello scontro armato a ridosso dell’autostrada.

Via Ugo Foscolo, Massa e Cozzile, frazione Traversagna, 51010