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La chiesetta dei partigiani al Pasquilio


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Indicazioni stradali


Su una collina del monte Pasquilio c'è una chiesetta che domina tutto il promontorio, mattone dopo mattone venne costruita dai partigiani del Gruppo Patrioti Apuani.

Il Comune di Montignoso nel corso della Seconda guerra mondiale si identifica come la città attraversata dal fronte occidentale della Linea Gotica, mesi terribili di bombardamenti e rastrellamenti che colpirono la popolazione civile con morte, fame e distruzione. Ma fu anche il primo Comune liberato della Provincia di Massa Carrara, l'8 aprile del 1945, dai suoi monti partì l’offensiva degli Alleati che gradualmente si diffuse sul resto delle città. Superate le frazioni di S. Eustachio e Cerreto si arriva in località Pasquilio, a circa 800 metri di altitudine, giunti al Termo è possibile osservare il Monumento ai Patrioti Apuani. Costruito per mano del comandante partigiano Mario Angelotti “Conte Giò” l'opera si costituisce di cinque blocchi di marmo del monte Carchio, numero che fa riferimento ai cinque esponenti partigiani che in questa zona costituirono la base della lotta, dopo i terribili fatti di Forno e per dettare lo statuto del Gruppo Patrioti Apuani. Proseguendo la strada si arriva alla scalinata che porta alla Chiesetta Tricolore.

Ideata alla fine del 1943 per aiutare, sostenere le attività partigiane e come voto di unione e di pace per le terribili sofferenze causate dalla guerra, il progetto venne presentato alle stesse autorità fasciste da don Millo Nicoli, parroco di Sant'Eustachio poi cappellano dei Patrioti Apuani, Pietro Del Giudice, frate domenicano successivamente comandante del gruppo partigiano e altri esponenti della Resistenza attraverso raccolte fondi. Il 1° aprile venne murata la prima pietra, alla cerimonia, accanto a numerose famiglie e cittadini, parteciparono alcuni esponenti partigiani nascosti tra la folla mentre una compagnia della Guardia Nazionale Repubblicana di Montignoso teneva sotto controllo la zona. L’inconsapevole protezione data dai fascisti all’iniziativa originò la denominazione della struttura come “Chiesetta delle beffe”.

Il 5 aprile del 1945 iniziò l’offensiva finale alleata sul fronte occidentale della Linea Gotica: le forze nippo-americane del 442nd Regimental Combat Team, partite dal paese di Azzano vicino a Seravezza, con il sostegno dei Patrioti Apuani, conquistarono il crinale fra i monti Folgorito e Carchio, tre giorni dopo Montignoso fu liberata.