​​Targa commemorativa per il massacro di Abbeville del 31 agosto 1944​

​​Nella notte tra il 26 e il 27 agosto 1944, due combattenti della Resistenza furono catturati dalle truppe tedesche mentre collocavano trituratori di pneumatici artigianali sulla strada vicino a Saint-Léger-lès-Domart. Come ritorsione, il 27 e il 29 agosto 1944 la Feldgendarmerie (polizia militare tedesca) di Abbeville effettuò azioni repressive nei villaggi circostanti.

Varie decine di uomini furono prelevati e portati al castello di Ville-le Marclet. Il 29 agosto, dopo gli interrogatori, vennero rinchiusi nella prigione di Abbeville.

Il 31 agosto 1944, in previsione dell’avanzata degli Alleati su Abbeville - le truppe della 1ª Divisione polacca del generale Maczek si trovavano vicino al fiume Bresle, a circa trenta chilometri da Abbeville - la polizia militare tedesca decise di eliminare i partigiani reclusi. Un primo gruppo di cinque uomini fu trasportato alla proprietà Coulombel, quartier generale tedesco dal luglio 1944, in 6 place Victor Hugo ad Abbeville. Tutti e cinque i prigionieri furono uccisi con un colpo di pistola alla nuca. Durante la notte, altri sei uomini furono condotti nello stesso luogo per essere giustiziati.

​L’8 settembre i corpi sepolti nel giardino dietro l’edificio furono scoperti dalle truppe canadesi.

​Il 31 agosto 1944 furono uccisi undici uomini: René Danel, René Delcourt, André Delommel, Raphaël Duprez, Léon Henocque, Emile James, Florent James, Jean Lannoye, Gaston Morin, Louis Philippe e Léon Soudet.

​I loro nomi sono incisi su una targa commemorativa in Place du Général de Gaulle (già Place Victor Hugo), nonché sul monumento che ricorda la Resistenza e la deportazione, in Place du Pilori ad Abbeville, inaugurato nel 1948.

​Alla maggior parte di essi è stata dedicata una strada nei rispettivi comuni.