​​Targa commemorativa per le vittime del massacro di​ Andeville

​​Alcuni giorni prima di questo massacro, il 23 agosto, un soldato dell’esercito tedesco che si fingeva disertore fu consegnato alla Resistenza locale. Gli furono dati abiti civili e venne alloggiato nella vicina città di Laboissière, dalla quale riuscì a fuggire il 26 agosto.

Il giorno successivo, attorno alle 11.00 circa, circa 60 soldati dell’esercito tedesco arrivarono con camion, auto e motociclette, posizionandosi nella piazza del villaggio e nei quartieri circostanti. Il sindaco del comune, rifiutandosi di denunciare i membri della rete della Resistenza, venne ucciso in strada assieme a varie persone che cercavano di fuggire. Un gruppo di soldati giustiziò il leader della resistenza e due soldati sudafricani che si nascondevano nel municipio, incendiando poi l’edificio con una granata.

​In seguito, le case nel vicinato vennero requisite. 35 persone furono allineate di fronte al muro della chiesa in Place de la République. Otto di loro vennero giustiziati, uno per uno, dal cosiddetto “disertore” tedesco. Il comandante dell’operazione ordinò all’Abate Guerville (nominato sindaco dopo il decesso del sindaco precedente) di liberarsi dei corpi entro le 19.00. Essi furono seppelliti in una fossa comune.

​Il massacro di Andeville ha lasciato un segno terribile sulla popolazione: il 5 settembre 1944 numerosi funzionari neoeletti chiesero al prefetto di giustiziare 100 SS per vendetta.

Dopo la liberazione, i corpi furono riesumati e disposti in tombe singole in un cimitero commemorativo. Il 3 settembre 1944 si svolse una cerimonia in loro onore. I corpi dei due soldati sudafricani furono sepolti nell’area dedicata ai caduti del Commonwealth all’interno del cimitero locale. Dopo la guerra, il comune si assicurò che il ricordo delle vittime fosse conservato proprio sul luogo del massacro.

​Sulla targa commemorativa per le vittime del massacro di Andeville affissa al muro della chiesa sono incisi i nomi delle vittime.​