​​Massacro di Barenton-sur-Serre​

​​Nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1944 tre membri delle forze di combattimento francesi, John Bonsall, Jean Delviche e Roger Cote, furono paracadutati con ventiquattro container nel settore Colonfay dell’Aisne. La loro missione era contattare la Resistenza locale. Dopo il loro arrivo, Roger Cote, l’operatore radio, informò il quartier generale che il lancio era andato bene. Il 19 agosto egli riferì che era riuscito a mettersi in contatto con il leader del gruppo della Resistenza, e il giorno seguente un messaggio annunciò che quest’ultima era bene organizzata, con 1.100 uomini armati e addestrati e altri 4900 non armati.

​Il 21 agosto il gruppo arrivò a Rugny, a sud-est di Soissons, dove inviò altri messaggi su obiettivi che gli aerei alleati dovevano bombardare, ad esempio per la presenza di importanti colonne o treni tedeschi. Ma il 25 agosto la missione indicava la presenza di troppi nemici nella zona e che non era possibile formare un “maquis”, un’unità di guerriglia.

Il 28 agosto venuto a sapere che i carri armati americani erano diretti a Soissons, il gruppo informò la 3ª Divisione Corazzata sulle difese dell’esercito tedesco.

​Il 30 agosto al gruppo fu ordinato di difendere i ponti dalla distruzione ad opera del nemico per almeno 4 giorni. Nello stesso giorno il gruppo attraversò le linee tra Laon e Froidmont. I membri del gruppo avanzarono in una notte piovosa e tempestosa, travestiti da civili francesi con falsi documenti di identità e un carro preso in prestito coperto di paglia.

Dopo avere camminato per una ventina di chilometri arrivarono a Berenton-sur-Serre, a cinque chilometri dalla loro destinazione. Il tempo era peggiorato molto rapidamente, rendendo la visibilità molto scarsa, così i tre uomini si ritrovarono di fronte a tre carri armati tedeschi fermi in un posto di blocco.

Vennero uccisi immediatamente con un colpo di pistola alla testa dalle truppe tedesche, che avevano capito trattarsi di un gruppo di spie in missione.

​Al mattino presto gli abitanti del villaggio scoprirono i corpi e li bruciarono. In seguito, la Resistenza organizzò per loro una cerimonia militare.