​​Il bunker di Eperlecques​

La scelta del sito da parte degli ingegneri di Peenemünde fu strategica. Situato a 177 km da Londra, il sito godeva di una posizione vantaggiosa vicino ad una linea ferroviaria e riparato da un crinale alto 90 m.

La costruzione del bunker iniziò nel marzo 1943, sotto la responsabilità dell’Organizzazione Todt, che impiegava giovani francesi coscritti STO (Servizio del Lavoro Obbligatorio) e lavoratori forzati. Il sito, con le sue pareti spesse 7 metri, fu diviso in tre parti, di cui la parte a sud, alta 28 meri e larga 90 metri, doveva ospitare un impianto di produzione di ossigeno liquido e le camere di preparazione per i missili. La parte centrale poteva contenere fino a 108 missili. I V2, prodotti nel campo di concentramento Dora Mittelbau, sarebbero stati trasportati nel fortino su un treno.

Localizzato molto rapidamente dagli Alleati grazie alla Resistenza, il sito fu bombardato per la prima volta il 27 agosto 1943 da 185 bombardieri pesanti Boeing B-17 Flying Fortress delle USAAF (Forze Aeree Statunitensi), che ne danneggiarono una parte. Gli ingegneri, coscienti della vulnerabilità del sito, decisero di costruire un “guscio” in calcestruzzo spesso 5 metri. Questa cosiddetta “tecnica della tartaruga” venne utilizzata per la costruzione dell’attuale fortino.

Quando il sito fu bombardato varie volte tra l’agosto 1943 e l’agosto 1944 i piani originali vennero modificati.

Il sito fu riconvertito in una fabbrica di ossigeno liquido per rifornire un altro edificio speciale a Wizernes (La Coupole) progettato per sostituire il complesso di Eperlecques. L’ordine di abbandonare il sito venne dato il 3 luglio 1944 e il bunker venne conquistato il 4 settembre dagli Alleati.

Venne preso di mira l’ultima volta dagli alleati nel febbraio 1945 per testare la nuova bomba penetrante Disney, che rimase immobilizzata nel tetto fino al gennaio 2009.

Il sito, aperto al pubblico dal 1973, fu classificato come monumento storico nel 1985. Il fortino nel cuore della foresta è oggi un museo che propone documentari sonori e una collezione di attrezzature autentiche (veicoli, rampe di lancio V1 ecc.).