​​Monumento ai sei FFI giustiziati a Rimberlieu​

Il 28 agosto 1944, alle 18.00 circa, un gruppo di 21 “maquisard” assegnato al gruppo n. 1 delle Forze Francesi dell’Interno (FFI) di Compiègne fu attaccato da una cinquantina di soldati tedeschi in seguito alla denuncia di un informatore francese. Il giorno prima, i combattenti della Resistenza, sotto il comando del luogotenente Leroy-Sainte-Marie, si erano rifugiati tra le rovine del castello di Rimberlieu, situato a Villers-sur-Coudun nella regione dell’Oise e distrutto nel 1918.

Durante l’assalto la maggior parte di loro cercò di fuggire, ma sei furono circondati e catturati. Gli assalitori disarmarono i prigionieri e si impadronirono delle loro armi e munizioni. Essendo considerati “terroristi”, i FFI furono torturati e giustiziati. I loro resti vennero riesumati due giorni dopo durante la liberazione del comune ad opera delle truppe americane.

Il 10 dicembre dello stesso anno fu inaugurato vicino alle rovine del castello un monumento per onorarne la memoria, in seguito ad una pubblica sottoscrizione a cura dei comuni di Giraumont, Villers-sur-Coudun e Coudun. Una targa commemorativa, installata lo stesso giorno sul cancello di entrata del parco di Rimberlieu, reca le seguenti parole: “Su questo terreno un monumento commemora il martirio di sei FFI. Voi che passate di qui, entrate e ricordate”. Il cancello venne poi rimosso e sostituito da una lapide commemorativa all’ingresso della precedente proprietà.

Ogni anno, l’ultima domenica di agosto, viene organizzata una cerimonia commemorativa a Rimberlieu per ricordare i sei combattenti della Resistenza uccisi: Jacques de Préval, Pierre Forest, Albert Lagny, Roger Lescot, Irénée Marié e Paul Plonquet.