La capitolazione tedesca

Nel maggio 1940 l’esercito tedesco lanciò un’offensiva contro la Francia, il Belgio e i Paesi Bassi. Usando la tecnica della guerra-lampo, le forze armate tedesche sconfissero quelle Alleate e giunsero ad una vittoria spettacolare. L’esercito olandese resistette per cinque giorni ma successivamente fu incapace di fermare l’avanzata tedesca. L’occupazione tedesca dei Paesi Bassi, che sarebbe durata cinque anni, era iniziata. Nel giugno 1944 gli Alleati lanciarono l’invasione dell’Europa Occidentale in Normandia. Dopo aver superato gli sbarchi sulle spiagge normanne, fecero dei progressi notevoli. Nel settembre 1944 la liberazione dei Paesi Bassi sembrava vicina. Gli Alleati lanciarono l’operazione Market Garden che liberò gran parte del Sud del paese. Ad Arnhem le forze tedesche bloccarono l’avanzata alleata. Di conseguenza, la parte settentrionale del paese rimase sotto il controllo delle forze tedesche fino alla primavera del 1945. A maggio del 1945, la situazione era insostenibile per la Germania nazista. Le forze sovietiche avevano già conquistato gran parte di Berlino. Adolf Hitler si era suicidato e la resistenza militare tedesca si stava sgretolando ovunque. Il 4 maggio il Feldmaresciallo Montgomery accettò la resa di tutte le forze tedesche nella Germania nord-occidentale, in Danimarca e nei Paesi Bassi. Poiché si temeva che la 25esima armata tedesca avrebbe continuato a controllare i Paesi Bassi, il suo Comandante generale Blaskowitz incontrò il Generale canadese Foulkes nell’Hotel de Wereld di Wageningen. Il 5 maggio, essi negoziarono un documento dettagliato di resa per tutte le forze tedesche nei Paesi Bassi, che firmarono il giorno seguente. L’occupazione dei Paesi Bassi era terminata.