Jersey / Fortificazione

La Roccaforte Del Castello Di Elisabetta


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La posizione strategica del castello nel mezzo della baia di Saint Aubin, a sud dell’isola e vicino a Saint Helier, lo rendeva una scelta perfetta per la costruzione di un’ulteriore fortificazione da parte delle forze dell’occupazione.

Per realizzare la “roccaforte del castello di Elisabetta”, una pala meccanica scaricò sabbia e altri materiali nel porto del XIX secolo accanto al frangiflutti, da dove vennero trasportati fino al livello della piazza d’armi tramite una stretta ferrovia a scartamento ridotto. I sacchi di cemento venivano scaricati dalle chiatte da lavoratori forzati e trasportati a mano fino ai terreni più elevati.

Il lavoratore forzato belga Emile Boydens ricorda uno scenario simile al porto di Saint Helier: “Dovevamo scaricare una chiatta piena di cemento. A quei tempi, la gru lo tirava fuori e lo depositava sul molo. Noi dovevamo portare ogni sacco a mano, tutto il giorno senza mai fermarci. Ci toglievamo perfino la maglietta.”

Attorno al Castello sono presenti numerose strutture in cemento armato. Saltano immediatamente all’occhio la massiccia torre di controllo del fuoco costruita sul punto più alto del mastio del castello, un cubo monolitico sul frangiflutti da dove veniva controllato un campo minato sottomarino e due bunker di difesa lungo la costa. Uno di questi bunker si trova sulla piazza d’armi: nel cemento accanto alla canna del cannone si nota un’incisione realizzata dai lavoratori forzati spagnoli, come ricordo perenne della loro sofferenza. L’incisione si traduce come: “Fatto dagli spagnoli, 11/08/1943”.

Lo spagnolo John Dalmau fu rinchiuso nel castello come punizione per aver sprecato la benzina tedesca. Dalmau scrisse: “Lavoravo tutto il giorno mangiando solamente una ciotola di zuppa e dormivo in piedi tutta la notte, perché condividevo la cella con altri condannati per reati simili e non c’era neanche lo spazio per sedersi. A qualsiasi ora della notte venivamo portati nel cortile, dove ci facevano correre in tondo. Se qualcuno cadeva, veniva subito aiutato a rialzarsi a colpi di frusta.”

St Aubin’s Bay