Italia / Storia

Sindrome K sull’Isola Tiberina


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Durante il rastrellamento del Ghetto di Roma, l’ospedale Fatebenefratelli nascose un gruppo di ebrei prima che venissero caricati sui camion. Essi vennero ricoverati in ospedale a causa della cosiddetta “Sindrome K”.

Di fronte alla Sinagoga di Roma si trova il più antico ponte di Roma, il ponte Fabricio. Costruito nel 62 a.C., esso è ancora quasi interamente intatto, se si esclude il primo arco, restaurato a inizio Novecento. L'isola tiberina è da sempre utilizzata come luogo di cura, con la presenza dei due ospedali, il Fatebenefratelli e l'Ospedale israelitico. Durante il rastrellamento del Ghetto, il Fatebenefratelli nascose un gruppo di ebrei prima che potessero essere caricati sui camion e li ricoverò in ospedale a causa della cosiddetta “Sindrome K”.

La malattia, inventata da un giovane medico antifascista e membro della Resistenza e dal primario del Fatebenefratelli, venne così chiamata dalle iniziali degli ufficiali nazisti Kesselring e Kappler. I due medici compilarono false cartelle cliniche con il nome della “Sindrome K”, definita “contagiosissima” in modo tale da scoraggiare i nazisti dal controllare i nomi dei pazienti.

Quando i nazisti giunsero sull’isola la sera del 16 ottobre 1943, i medici li accolsero con la mascherina sulla bocca, spiegando che nell’ospedale era scoppiata una gravissima epidemia di “Morbo di K”, una malattia terribile e mortale. Le SS, temendo il contagio, arretrarono e si ritirarono. In questo modo, i coraggiosi medici del Fatebenefratelli riuscirono a salvare decine e decine di ebrei e di antifascisti perseguitati.

Via di Ponte Quattro capi, 39, Rome, Metropolitan City of Rome, Italy