Italia / Percorso a tema

​​Da Capannori a Monsummano tra internamento, deportazione, stragi nazifasciste e Resistenza​

54.17 km

Percorso a piedi

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​​L’itinerario storico ripercorre i principali luoghi della memoria situati fra Capannori e Monsummano. Lungo il percorso è possibile incontrare luoghi di internamento, tombe, monumenti, cippi, targhe, sentieri, Pietre d’Inciampo e musei, giungendo nell’area dell’eccidio del Padule di Fucecchio.​

L’occupazione tedesca dell’Italia e la costituzione della Repubblica Sociale Italiana provocarono intensi cambiamenti nella vita della popolazione civile e in tutte quelle categorie già perseguitate dal Regime fascista. Sbandati, giovani, sfollati e antifascisti della prima ora costituirono le prime formazioni partigiane che si costituirono nella lucchesia e nella Valdinievole. La produzione economica fu convertita e in parte bloccata dalla guerra; violenti bombardamenti e cannoneggiamenti interessarono il territorio fino alla Liberazione.

Il percorso parte dall’area in cui sorgeva il campo di concentramento di Colle di Compito, a Capannori, istituito già nel luglio 1942 per internati i militari alleati catturati sui diversi fronti di guerra. È possibile poi visitare cippi, targhe e monumenti alla memoria di varie vittime della guerra (bombardamenti, stragi naziste e fasciste, partigiani) e giungere alla tomba del partigiano e scrittore Carlo Cassola, situata a Montecarlo, autore di “La ragazza di Bube” e “Fausto e Anna”. Dopo ci dirigiamo nella Svizzera Pesciatina, profondamente colpita dalle stragi naziste e a ridosso della Linea Gotica, caratterizzata da un paesaggio unico per colori e vivacità, ricco di castelli, di borghi, di arte e di natura. Successivamente l’itinerario si snoda a Ponte Buggianese lungo i sentieri della memoria dell’Eccidio del Padule di Fucecchio, a Massa e Cozzile per una lapide in ricordo di tre partigiani morti dopo un attacco a un convoglio nazista, e a Montecatini Terme dove sono state collocate nel 2022 cinque Pietre d’Inciampo in memoria di una famiglia ebrea arrestata e deportata. Ultima tappa del percorso è Monsummano Terme, dove fra giugno e luglio 1944 soggiornò Albert Kesselring, comandante delle Waffen SS e della Wehrmacht in Italia; Monsummano fu uno dei luoghi più colpiti nel corso dell’Eccidio del Padule di Fucecchio, quando il 23 agosto 1944 le truppe dell’esercito tedesco provocarono 174 vittime, compresi donne, anziani e bambini. Numerosi cippi, targhe e monumenti sono stati collocati nell’area; una sezione del Museo della Città e del Territorio è dedicato alla strage.