Italia / Percorso a tema

Milano. La capitale della Resistenza

4.43 km

Percorso a piedi

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Milano, durante la guerra, venne considerata la “capitale” della Resistenza italiana. Oggi rappresenta una delle città più importanti dal punto di vista economico e culturale d’Italia. In questo percorso toccheremo tutte le tappe più importanti della storia e memoria della guerra a Milano.

Milano è considerata la “capitale” della Resistenza italiana.

E da qui parte il 25 aprile 1945 l’ordine di insurrezione generale.

Nella prima metà del Novecento Milano ha già oltre 1.500.000 abitanti ed è il centro industriale del paese.

Nel marzo 1919 nasce proprio qui il movimento fascista.

Con lo scoppio della guerra i gruppi antifascisti clandestini riprendono vigore.

Nel marzo 1943 gli scioperi operai sono il primo segno eclatante di crollo del consenso al regime.

Dopo l’8 settembre la città è rapidamente occupata dei tedeschi.

I cattolici organizzano azioni di soccorso a ex-prigionieri, ebrei e sbandati. I liberali, tramite Edgardo Sogno, entrano in contatto con gli alleati.

Nascono i Gruppi di azione patriottica (Gap), che in pochi mesi compiono oltre 50 azioni, tra cui la clamorosa uccisione di Resega, capo del fascismo milanese.

Le deportazioni e le violenti azioni contro i Gap sembrano bloccare la Resistenza, ma l’arrivo da Torino di Giovanni Pesce, la nascita delle Sap (Squadre di azione patriottica), l’azione di Sandro Pertini nell’organizzazione socialista, la nascita dei Gruppi di Difesa della Donna consentono di riprendere la lotta, che si manifesta il 6 febbraio con il simultaneo attacco a venti caserme della città.

L’insurrezione finale nasce la mattina del 24 aprile. Viene proclamato lo sciopero generale e l’inizio dell’offensiva. Il 25 viene nominato il decreto di assunzione di tutti i poteri da parte dei Cln.

In città ci sono ancora oltre 3000 tedeschi e 12000 fascisti.

Gli operai occupano le fabbriche. Si registrano vari scontri a fuoco in città. Mussolini tenta una mediazione attraverso l’arcivescovo Schuster e poi fugge verso Nord.

Il 26 viene annunciata via radio la liberazione di Milano.

I tedeschi si arrenderanno solo il 30, dopo l’arrivo degli alleati. Il 29 il colonnello americano Charles Poletti si insedia come comandante regionale dell’AMG.

Il 29 i corpi del duce e dei gerarchi uccisi sul Lago di Como vengono esposti in piazzale Loreto.

Milano è libera. La popolazione ha voglia di festeggiare: il 14 luglio 1945 viene organizzata una grande festa da ballo pubblica per celebrare la ritrovata libertà e allontanare i fantasmi della dittatura e della guerra.

Siti e storie lungo il percorso